ARTE,
FEDE E RELIGIONI
35.000 anni di storia
Roma
Castel Sant'Angelo
Dal 21 aprile al 30 maggio 2002
XXI Edizione della Mostra Europea del Turismo
Orario:
dal martedì alla domenica dalle 9,00 alle 19,00
lunedì chiuso
Ingresso:
Informazioni:
Tel. 06/6819111
Catalogo:
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LA
RELIGIOSITA' LUNGA 35.000 ANNI
La mostra che il Centro Europeo per il Turismo, Cultura e
Spettacolo presenta a Castel S. Angelo rispettando il suo
solito appuntamento annuale con gli amanti dell'arte,
della storia, del bello.
Partendo dall'idea di religiosità insita nell'animo
umano, dalla credenza, più o meno inconscia,
nell'esistenza del soprannaturale e dal desiderio di
cattivarsene la benevolenza, gli uomini, sin dagli albori
della loro vita intelligente, hanno cercato di
materializzare in forme artistiche questi loro sentimenti
e la mostra espone passo passo lo sviluppo del modo di
sentire e di rappresentare la fede attraverso l'arte.
Si inizia effettivamente 35.000 anni fa, o giù di lì,
con frammenti litici , provenienti dalla Grotta di
Fumane, nei Monti Lessini, che rappresentano uno sciamano
con una maschera con corna e si procede con reperti
provenienti da santuari arcaici preromani di Narce, di
S.Paolo di Civitate, di Colle della Noce, nonché da un
sito inedito recentemente rinvenuto nell'area dell'ex
aeroporto militare di Centocelle, a Roma.
Con un salto di oltre un millennio si passa ad oggetti
cristiani di VI/VIII secolo in oro, argento, avorio,
provenienti da siti sotto il controllo sia Longobardo che
Bizantino. Uno splendido Crocefisso del '300 viene dalla
Valle d'Aosta unitamente ad una coeva Madonna lignea. Una
breve incursione in campo islamico mostra iscrizioni
cufiche dell'XI e XII secolo già su sepolture ed ora
conservate a Palermo mentre l'arte orientale è presente
con numerose icone russe.
Seguono molte opere, parte delle quali rubate e
recuperate in varie epoche da Carabinieri, Polizia,
Finanza: due piccoli tondi attribuiti a Giotto, calici,
pissidi, ostensori con raffinate lavorazioni orafe,
l'urna reliquiario di San Claudio, da Oderzo, scolpita in
legno ai primi del '700, un reliquiario secentesco
argenteo, detto di San Nilo, da Rossano, contenente un
antico anello bronzeo dell'anno mille utilizzato da abati
dei monaci Brasiliani, un enkolpion calabrese (croce
pettorale contenente una reliquia) del VII secolo.
Una mostra eclettica con pezzi di diversi materiali,
epoche, stili, che nulla hanno in comune tranne il fatto
di essere state concepite e prodotte per manifestare la
Fede e l'ansia di religiosità dell'uomo. Un settore a
parte è dedicato alla Scuola di Restauro di Villa Manin
a Passariano (UD) che presenta due importanti opere
appena restaurate: una scultura lignea cinquecentesca del
Redentore e una Crocefissione del Tiepolo dipinta intorno
al 1730 per il Duomo di Udine.
Roberto
Filippi
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